mercoledì

SINGOLAR TENZONE - 2008


Un fuscello di grano
in un campo deserto
vuole giocare ancora col vento.
Lo attende impaziente dopo che
la notte prima
ha conosciuto la sua energia.
Ho urlato di gioia come un bambino
quando ieri sei arrivata per la prima volta
eri una tempesta di desiderio.
Con cento braccia ti stringevo forte a me
dominavo la tua forza sovraumana
e mi sentivo potente
ho succhiato la tua vita con tutto me stesso
inebriato dalla passione
e intanto che ti dominavo
mi avvolgevi con le tue mille braccia
facendomi perdere l’equilibrio
in un gioco di potere,
una singolar tenzone.
Non scappi, hai sussurrato
quando il tuo impeto ha avuto la meglio
in questo gioco di forza.
Ero ancora perso nei tuoi profumi
Quando poi mi sono accorto di essere rimasto solo,
vinto ma trionfante.
Ora che profumo di castagne in ogni parte del mio corpo,
ora che anche la mia anima ne è intrisa,
attendo felice il tuo ritorno.

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